Articolo di Giulia Maria Picchi pubblicato su TeamSystem
ESG, per quanto riguarda la professione legale, pensare allo sviluppo sostenibile è sicuramente un modo per dare continuità agli studi, conservandone credibilità e indipendenza oltre a mantenerli interlocutori degni di fiducia. Ma esistono anche altri benefici.
Non è una novità che le persone preferiscano interagire e fare affari con chi condivide gli stessi valori di fondo.
E se avere un comportamento etico è sempre stato un prerequisito (sempre?) per poter operare sul mercato, lo è diventato a maggior ragione in questi ultimi anni, caratterizzati da una crescente consapevolezza rispetto a temi -tra cui le disuguaglianze sociali e le preoccupazioni ambientali- che hanno indotto imprese e professionisti ad interrogarsi su quali siano le iniziative promosse dai loro interlocutori per abbracciare pratiche sempre più sostenibili ed etiche.
Non esiste un solo modello: ogni realtà che ha adottato delle strategie di sostenibilità che si sono rivelate vincenti l’ha fatto in modo unico, in diretta correlazione con la propria identità.
I benefici dell’ESG nello studio legale
Per quanto riguarda la professione legale, pensare allo sviluppo sostenibile è sicuramente un modo per dare continuità agli studi, conservandone credibilità e indipendenza oltre a mantenerli interlocutori degni di fiducia. Ma esistono anche altri benefici.
Vediamoli insieme.
- Eredità – Una pratica sostenibile è ontologicamente pensata per sopravvivere ai propri fondatori. Adottando comportamenti sostenibili oggi, è possibile creare un lascito destinato a durare nel tempo.
- Relazioni con i clienti – Parlare la stessa lingua è fondamentale. In tal senso, adottare per primi comportamenti sostenibili consente agli studi di interagire in modo credibile con i clienti che sono e saranno a breve chiamati a farlo e, non ultimo, con i candidati e i talenti che vorrebbero attrarre.
- Denaro – Ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza si traduce in un risparmio di risorse -economiche e non solo. Inoltre, molti programmi prevedono attività di formazione, a tutto vantaggio della costruzione di nuove competenze a servizio sia dello studio stesso, sia dei clienti.
- Impatto ambientale – Le preoccupazioni per il cambiamento climatico e altri danni ambientali spesso sembrano fuori dalla portata di una singola realtà. Ma costruire abitudini positive aiuta a generare dei cambiamenti incrementali che contribuiscono a ridurre l’impronta ecologica globale.
- Reclutare e trattenere i talenti – Migliorare la diversity, promuovere la giustizia, l’imparzialità e l’equità nelle procedure, nei processi e nella distribuzione delle risorse all’interno dello studio incrementano le possibilità di assumere e trattenere professionisti di talento.
Come implementare l’ESG nel tuo studio
Assodato quindi che esistano ottime ragioni, etiche ed economiche, per spingere uno Studio ad orientarsi verso la sostenibilità, da dove si comincia praticamente?
Ecco qualche idea.
#1: Trasformarsi in un ufficio paperless
Non è un segreto che gli studi legali facciano un copioso uso di carta.
Conservando copie digitali dei documenti, uno studio può progressivamente diventare paperless. L’archiviazione elettronica, oltre a rendere lo studio più efficiente, azzera l’utilizzo della carta e di conseguenza i costi che ne derivano, compresi quelli degli spazi adibiti all’archiviazione dei documenti.
#2: Ridurre il consumo di energia in ufficio
Sistemi di illuminazione, controllo della temperatura, elettrodomestici (per es quelli nella cucina dell’ufficio), computer, server, stampanti, ecc. sono tutte fonti di consumo energetico sulle quali è possibile incidere.
Ma come fare per ridurre i consumi?
Sostituire le lampadine a incandescenza standard con versioni più efficienti dal punto di vista energetico, come le lampadine a LED. Ancora, installare sensori di movimento che spengono le luci quando un ufficio è vuoto e termostati “intelligenti” che funzionano solo quando le persone sono in studio. Inserire altri dispositivi che spengano in automatico apparecchiature non in uso Dove non è possibile cambiare i sistemi esistenti, si possono introdurre delle regole o suggerire alcuni semplici comportamenti invitando, per es. le persone che lavorano in studio ad accertarsi che tutto sia spento quando lasciano l’ufficio.
#3: Diminuire l’uso di veicoli
I professionisti contribuiscono alle emissioni di carbonio quando utilizzano i loro veicoli per recarsi al lavoro. Inoltre, se le attività che svolgono lo richiedono, trascorrono molto tempo in viaggio per recarsi in tribunale, per le deposizioni e altri eventi fuori ufficio.
Gli studi possono iniziare ad affrontare il problema delle emissioni riferite allo scope 3 incentivando l’uso del trasporto pubblico magari offrendo degli abbonamenti, tra i benefit previsti per i dipendenti o ancora, qualora lo studio disponga di parcheggi di proprietà, attrezzandoli in modo da permettere la ricarica di veicoli elettrici o riservando i posti auto più comodi ai veicoli ibridi ed elettrici. Ancora. Sull’onda delle nuove abitudini introdotte d’imperio dalla pandemia, possono continuare a prevedere e incentivare il lavoro da remoto riducendo così le occasioni di spostamento.
#4: Dare la priorità alla diversity sul posto di lavoro
Per indirizzare questo tema, è necessario promuovere l’assunzione di persone provenienti da gruppi che, storicamente, sono sottorappresentati ed emarginati dalla società, stimolando la compresenza di persone di etnie, genere, religione, orientamenti sessuali, nazionalità, stato socioeconomico, lingue, (dis)abilità, età, impegno religioso o prospettiva politica diversi.
Non solo. E’ importante verificare che non ci siano -e nel caso eliminare- divari retributivi all’interno dello studio analizzando i compensi delle persone provenienti da gruppi svantaggiati rispetto a quelli percepiti da altre persone che non lo sono e che ricoprono ruoli simili.
#5: Utilizzare il più possibile tecnologia e automazione
Diversi sono i processi che possono essere snelliti grazie all’utilizzo dell’automazione: si pensi a tutto ciò che riguarda la creazione e gestione documentale o ancora ai benefici derivanti dall’eliminazione della consegna di documenti fisici -che oltre a ridurre il consumo di carta, ha un impatto positivo anche in termini di energia ed emissioni di carbonio.
A chi è preoccupato che la tecnologia possa sostituire l’intervento umano rispondo sottolineando come, al contrario, l’automazione abbia proprio lo scopo di permettere agli esseri umani di svolgere il loro lavoro più velocemente, in modo più efficiente e con maggiore facilità. Con evidenti vantaggi in termini di capacità competitiva.
Acquistare strumenti avanzati non farà nessuna differenza se nessuno in studio è in grado di usarli correttamente. Per questo è invece fondamentale investire in formazione continua per consentire alle persone che vi lavorano di acquisire sempre nuove competenze, crescere professionalmente e continuare ad apportare il proprio contributo facendo la differenza.
#6: Ridurre, riutilizzare, riciclare
Ogni città ha le proprie regole relativamente alla raccolta differenziata: per questo anche in studio è importante mettere a disposizione di tutti istruzioni chiare e contenitori affinché tutti possano farla nel modo corretto. Ma non solo.
Oltre a smaltire i rifiuti, è importante agire a monte riducendo il più possibile l’utilizzo di oggetti monouso: tanto per fare un esempio semplice e soprattutto utile per chi dispone di una cucina, è bene sostituire tazze, piatti, bicchieri di plastica con quelli in vetro e/o ceramica e rendere disponibili detergenti e spugnette per provvedere alla loro pulizia.
Gli acquisti è meglio farli all’ingrosso, in modo da ridurre anche gli imballaggi singoli che costituiscono una parte importante dei rifiuti che gli uffici producono.
#7: Rinnovare gli uffici
Come ho spesso ricordato anche in precedenti articoli, orientare la propria attività verso la sostenibilità non implica necessariamente affrontare maggiori costi: al contrario, diverse sono le opportunità di ottenere dei risparmi interessanti. Per affrontare il tema in modo più deciso e quindi anche ridurre significativamente il proprio impatto la cosa migliore è intervenire direttamente sulla struttura dello studio, per esempio, cambiando le finestre -quelle ad alta efficienza energetica riducono le dispersioni termiche nelle due direzioni, caldo e freddo e i lucernari possono contribuire a fornire più luce naturale diminuendo il fabbisogno di quella artificiale. E’ possibile inoltre intervenire anche sulla pavimentazione e sull’isolamento sia utilizzando materiali di costruzione naturali sia ai fini del risparmio energetico.
#8: Scegliere fornitori sostenibili
Uno dei punti salienti dell’essere sostenibili riguarda la catena di fornitura: tutti i diversi player devono considerare la sostenibilità una priorità. E, tornando così alle considerazioni iniziali di questo articolo, condividere gli stessi valori di fondo.
Quelli proposti sono in larga parte piccoli accorgimenti. Ma per quanto possa sembrare poco quello che una sola persona o un singolo studio può fare, è invece fondamentale che ciascuno faccia la propria parte e contribuisca al bene comune pensando anche a quello delle generazioni future.